La Vendemmia Perfetta

di Teresa Cassano

"Per le vie del borgo va l'aspro odor dei vini l'anime a rallegrar” con questi versi il Carducci in una sua celebre poesia tratteggia gli odori e i suoni del periodo autunnale. 
La natura si manifesta attraverso un caleidoscopio di tonalità che virano dai gialli più tenui ai rossi più intensi quasi a simboleggiare una sorta di invisibile continuità tra i colori e i sapori del vigneto con il vino. 

Sulla stampa contemporanea non mancano articoli sulla vendemmia. Di tutto il processo produttivo del vino questo è forse uno dei momenti più attesi in quanto si riscontrano le valutazioni realizzate nel corso dell'anno sulla gestione del vigneto e il conseguente risvolto in termini di qualità. 
In questo periodo si realizzano le più proficue sinergie lavorative tra personale di laboratorio, impegnato in campionamenti d'uva per una valutazione più attenta circa la determinazione dell'inizio delle pratiche vendemmiali, con il personale di cantina e gli addetti alla raccolta. Esposizione dei vigneti, fattori meteorologici, integrità delle uve raccolte, selezioni delle stesse diventano elementi determinanti per la realizzazione di prodotti di qualità e per considerazioni più o meno positive sull'annata. 

Mai come in questo periodo dell'anno sarà manifesto ed evidente il concetto di precursore aromatico che,  in fase di vinificazione, contraddistinguerà nettamente la tipologia di vino. Il tempo poi si spoglierà dei ritmi frenetici impostati dalla vita urbana recuperando attraverso l'evoluzione del "divino nettare" modulazioni e scansioni più lente .Infine attraverso le sensazioni olfattive, in future conviviali degustazioni si sveleranno poetici e fugaci ricordi di piogge sottili, climi freschi e imprevedibili, leggeri crepitii di incerte foglie cadute al suolo, fertile humus di futuro rinnovamento .

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